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Aldo Russo: L'arte del presepe napoletano

Aldo Russo: L'arte del presepe napoletano

Il Golfo di Napoli nel presepe di Aldo Russo

 

Vita: Aldo Russo nasce a Torre del Greco il 18 Gennaio 1956, dimostrando sin da bambino prima ed adolescente poi, una spiccata passione per l'arte presepiale, tramandata dal padre Ciro, artista autodidatta che inizia il figlio alle tenciche e i principii basilari per la creazione di un opera.

Allorchè Aldo intraprende una breve e intensa frequentazione in talune botteghe di San Gregorio Armeno affiancate da studi artistici, in primis all'Istituto d'Arte di Torre del Greco ed in seguito all'Accademia delle Belle Arti di Napoli che accrescono anno dopo anno le sue doti, sia da sculture che da pittore e scenografo.

 

Tecnica: Capacità d'osservazione, manualità e dedizione intensa ai particolari, naturalezza nell'uso dei colori, conferiscono qualità ed espressione realistica alle opere del Russo, inconfondibili per le scenografie ed i personaggi creati ad arte e raffinatezza in stile napoletano con strutture in sughero e figure in terracotta policroma, accompagnati da accessori in materiali differenti secondo i canoni dell'avanguardia presepista napoletana.

Non posso che annoverare tra le sue opere, le due che mi hanno colpito più profondamente, alle quali ho dato io stesso un titolo;

 

"Il Golfo di Napoli" e "I Faraglioni di Capri"

 

Entrambi in rilievo su una base di sughero ovale, entrambi con sfondo dipinto a doc, il primo raffigura il Golfo di Napoli dalle famose Rampe di Sant'Antonio a Posillipo, l'altro invece i Faraglioni di Capri da antiche rovine romane sulle colline capresi.

Nel "Golfo di Napoli" sono presenti allegorie legate alla vita marinara. Salta all'occhio la scena centrale di un gruppo di pescatori vestiti da "Masaniello" che suonano e ballano una tarantella insieme ad una fanciulla nell'intento di corteggiarla sotto ad un porticato ove s'intravede il mare. Spiccano in questa scena le miniature del mandolino e della tammorra.

A destra invece troviamo la natività, accompagnata da un pastore, da un angelo in gloria e tre "Moschelle" che altro non sono che piccoli angioletti, di cui si vedono solo il viso e le ali, adoperati quasi sempre nella tradizione napoletana.

Tutto il resto sono scene di vita quotidiana napoletana: La donna che stende il bucato, i contadini che riempiono le "Mummare" (anfore napoletane) d'acqua dalla fontanella ecc. Se poi ci avviciniamo dando uno sguardo all'interno della casa, notiamo una vera e propria cucina, allestita perfettamente ed il pavimento che riprende la maiolica di Vietri.

 

I "Faraglioni di Capri" altresì contempla la natività, sulle rovine di una vecchia villa romana, molto spesso simbolo della decadenza del paganesimo a favore del vero unico Dio, nato in terra per redimere il mondo. La scena si affaccia direttamente sui faraglioni, e crea un trait d'union unico tra sacro e profano, unità dalla bellezza della creazione divina, che si è fatta capace di simili meraviglie come quelle capresi. La natività è divisa da un ponte attraversato da contadini che oltrepassano la città, raffigurante il mondo del peccato per entrare in quello celeste, beato e salvifico della natività. Anche qui non mancano le allegorie come la donna affacciata al balcone e i pastori intenti a domare il loro gregge. Al di sotto del ponte troviamo invece una scena di pescatori di ritorno dal mare. Visibile infatti è una barca con le reti da poco issate e due pescatori che ripongono il pescato sul porticciolo.

 

Nell'insieme due veri capolavori, pensando alla grandezza delle figure che non superano i 2-3 centimetri di altezza. Maestria pura, passione, e amore per il presepe e per Napoli si dimostrano la ricetta giusta per il rilancio dell'artigianato locale a livello internazionale.

Merito e un plauso all'arte e all'artista Aldo Russo che sarà ben lieto di ricevere domande e info ancor più dettagliate sulle sue opere. Qualora vogliate potrete contattarlo sui link al di sotto postati.

 

 

http://www.aldorussopresepenapoletano.it/index.php

 

https://www.facebook.com/Mi-piace-O-presepio-di-Aldo-Russo-788665237833569/?pnref=story

 

Articolo a cura di Gaetano Iodice